Roberto Rezzo, l’Unità 24/2/2005, pag. 6., 24 febbraio 2005
Secono i dati messi a disposizione dal New York’s Medical Examiner’s office, solo a 1.585 dei 2
Secono i dati messi a disposizione dal New York’s Medical Examiner’s office, solo a 1.585 dei 2.749 morti sotto il crollo delle Torri gemelle è stato possibile dare un nome. Degli oltre 20 mila campioni di resti umani recuprati sul luogo della tragedia, circa la metà non contiene nessuna sequenza completa di Dna. Spesso, per effetto del calore o di altri agenti fisico-chimici, di Dna addirittura non c’è traccia. In pratica, sono rimasti 9.720 frammenti ossei o di altro tessuto che non si riescono ad associare con nessuna delle persone iscritte nella lista ufficiale delle vittime. In ogni caso, i resti umani privi di attribuzione sarnno rimossi dai camion frigoriferi per essere trasferiti in un memoriale. Gli esperti spiegano che i più recenti test del Dna permettono di effettuare la mappatura anche di sequenze incomplete (grazi ad essi è stato possibile identificare altre otto vittime). In futuro è possibile che nuove metodiche di estrazione del Dna dai tessuti permettano di trovare tracce di materiale genetico anche in campioni che al momento ne risultano completamente privi.