Ezio Vendrame, Una vita fuori gioco, Rizzoli, 2004, 24 febbraio 2005
Orecchini. Ezio Vendrame aveva cinque anni ed era così innamorato di una compagna dell’asilo, di nome Nadia, che glielo disse e nel dirglielo le porse come pegno un paio di orecchini rubati alla mamma (non uno qualsiasi, i suoi preferiti), ma in cambio ottenne uno sputo in faccia e non poté nemmeno recuperare i monili perché quella li scagliò per terra rompendoli
Orecchini. Ezio Vendrame aveva cinque anni ed era così innamorato di una compagna dell’asilo, di nome Nadia, che glielo disse e nel dirglielo le porse come pegno un paio di orecchini rubati alla mamma (non uno qualsiasi, i suoi preferiti), ma in cambio ottenne uno sputo in faccia e non poté nemmeno recuperare i monili perché quella li scagliò per terra rompendoli. La madre, al ritorno a casa, gli diede il resto con il mestolo di legno usato altrimenti per rimestare la polenta.