Enrico Franceschini, "la Repubblica" 22/2/2005, pagina 18., 22 febbraio 2005
La Royal Navy inglese ha deciso di rivolgersi alla Stonewall, l’associazione per i diritti degli omosessuali, per migliorare «l’atmosfera delle camerate» e ha lanciato la campagna di reclutamento anche su quella che viene chiamata "pink press", la stampa gay
La Royal Navy inglese ha deciso di rivolgersi alla Stonewall, l’associazione per i diritti degli omosessuali, per migliorare «l’atmosfera delle camerate» e ha lanciato la campagna di reclutamento anche su quella che viene chiamata "pink press", la stampa gay. Il vice ammiraglio James Burgell-Nugent: «Le predilezioni sessuali dei nostri marinai sono fatti privati che non ci riguardano, ma l’obiettivo di queste iniziative è assicurare che qualunque siano tali predilezioni i nostri marinai possano sentirsi rispettati e a proprio agio nello svolgimento del servizio». D’altra parte già Winston Churchill descriveva la Marina militare britannica come «nient’altro che rum, sodomia e frustate» e il Secondo Lord dell’Ammiragliato, sir Frank Roddan nel 1968 riusciva pure a quantificare il fenomeno: «Almeno il cinquanta per cento della flotta ha commesso peccati omosessuali».