Barbara Tomasino, Groupie. Ragazze a perdere, L’Epos, 2003, 22 febbraio 2005
Martiri. Nancy Spungen, classe 1958, di famiglia alto borghese, nativa di Filadelfia, abbandona l’università per intraprendere la carriera di groupie a New York, ma a diciannove anni pensa bene di trasferirsi a Londra con un obiettivo più mirato, diventare la groupie dei Sex Pistols
Martiri. Nancy Spungen, classe 1958, di famiglia alto borghese, nativa di Filadelfia, abbandona l’università per intraprendere la carriera di groupie a New York, ma a diciannove anni pensa bene di trasferirsi a Londra con un obiettivo più mirato, diventare la groupie dei Sex Pistols. Tanto fa che conosce il bassista, Sid Vicious (quello che alla fine di ogni esibizione si tagliuzza le braccia e si fa colare il sangue dalle narici), nel locale sadomaso di Linda Ashby. I due si mettono insieme e diventano famosi per il loro mènage, fatto di botte reciproche e droga. Quando i Sex Pistols sono ormai in rotta, nel 1978 la coppia si trasferisce a New York, dove è Nancy ad andare in giro per locali in cerca di serate per Sid, ma il più delle volte finisce che prende a calci e sputi i gestori che non ne vogliono sapere, e siccome gli affari non vanno per il meglio, le tocca prostituirsi per far fronte ai debiti con gli spacciatori. Dopo un droga party dato nella loro stanza, la numero 100, del Chelsea Hotel, la notte tra il 12 e il 13 ottobre 1978 i due litigano prendendosi a morsi e a schiaffi, finché lui non brandisce un coltello da caccia, le sventra l’addome e poi si addormenta. Sid è stato appena arrestato che già il negozio della Westwood, Sex, ha messo in vendita delle magliette con su scritto: "Io sono vivo, lei è morta, io sono vostro". Rilasciato su cauzione, non fa in tempo ad affrontare il processo che muore di overdose. Cremato, l’urna con le sue ceneri, proveniente dagli Stati Uniti, si frantuma nel pavimento dell’aeroporto di Heathrow.