Lucio Forte, "la Repubblica" 20/2/2005, pagina 31., 20 febbraio 2005
Quando il 7 marzo 1965 il Concilio Ecumenico riformò la messa obbligando i sacerdoti ad abbandonare il latino per l’italiano, il giornalista Mauro De Mauro accolse con favore la decisione scrivendo: «A Napoli, le donnette in chiesa recitavano l’orazione dei defunti in latino e interpretavano il "requiescant in pace" come "requie e schiatta in pace"»
Quando il 7 marzo 1965 il Concilio Ecumenico riformò la messa obbligando i sacerdoti ad abbandonare il latino per l’italiano, il giornalista Mauro De Mauro accolse con favore la decisione scrivendo: «A Napoli, le donnette in chiesa recitavano l’orazione dei defunti in latino e interpretavano il "requiescant in pace" come "requie e schiatta in pace"».