21 febbraio 2005
Constantin Brancusi, scultore-filosofo-fotografo rumeno, nel 1904, a ventotto anni, se ne andò a piedi dai Carpazi fino a Parigi, la città in cui visse
Constantin Brancusi, scultore-filosofo-fotografo rumeno, nel 1904, a ventotto anni, se ne andò a piedi dai Carpazi fino a Parigi, la città in cui visse. Ci mise sei mesi. Nel 1956, un anno prima della sua morte, Dora Vallier visitò il suo atelier all’Impasse Ronsin e scoprì che s’era costruito da solo tutti gli oggetti che lo circondavano: «Il letto, gli sgabelli ritagliati nei tronchi d’albero appena sgrossati, il tavolo basso e rotondo, lo scaffale su cui c’era una radio smontata con fuori la carcassa delle valvole e dei fili». Su tutto svettava «un paiolo, una massa monumentale bianca. Era stato Brancusi a costruirlo, indubbiamente. Mattone dopo mattone»