re.ri., la Stampa 21/2/2005, pag. 29., 21 febbraio 2005
I duelli di Vittorio Sgarbi. Il primo all’esame di laurea: «Litigai con il mio relatore e venni cacciato dall’aula
I duelli di Vittorio Sgarbi. Il primo all’esame di laurea: «Litigai con il mio relatore e venni cacciato dall’aula. Mi dettero ugualmente 110 e lode». Il più acceso: «Forse con Rutelli che, quando era sindaco di Roma, consentì l’abbattimento della settecentesca Osteria del Pino, citata anche da Goethe, al posto della quale venne poi costruito un hotel a 4 stelle». Il più faticoso: «Con Boso, della Lega. Uno dei miei punti di forza è la voce, ma lui l’ha più forte di me. Per ribattere devo attendere che smetta di urlare. Un lavoraccio». Il più famoso con Roberto D’Agostino: lui, in diretta televisiva, gli lanciò un bicchiere d’acqua, lui replicò con uno schiaffo: «La gente, oggi, ricorda quell’episodio al contrario. Mi dicono: "Accidenti, che sberla hai dato a D’Agostino, quella sera". Sarà perché io, ormai, sono visto come prototipo di prepotente». Storico anche quello a distanza con Federico Zeri: «Lui tramutava i suoi problemi sessuali non risolti in cattiveria e la scaricava sugli altri. Allora aveva leso il mio onore sostenendo che gli avevo rubato un orologio. Io che non ne ho mai portato uno in vita mia».