Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2005  febbraio 21 Lunedì calendario

Un aneddoto di Gaetano Afeltra: «Era il 17 gennaio ’74. Allora dirigevo "Il Giorno". Viene a trovarmi l’ammiraglio Gino Birindelli, l’incursore eroe di Gibilterra, allora presidente dell’Msi-Destra Nazionale, offeso per un servizio di Franco Pierini sull’inchiesta padovana relativa alle piste nere nel quale si parlava della "tendenza al patriottismo mistificatorio che ha nell’ammiraglio Birindelli il suo leader"

Un aneddoto di Gaetano Afeltra: «Era il 17 gennaio ’74. Allora dirigevo "Il Giorno". Viene a trovarmi l’ammiraglio Gino Birindelli, l’incursore eroe di Gibilterra, allora presidente dell’Msi-Destra Nazionale, offeso per un servizio di Franco Pierini sull’inchiesta padovana relativa alle piste nere nel quale si parlava della "tendenza al patriottismo mistificatorio che ha nell’ammiraglio Birindelli il suo leader". Mi avverte: "Si ritenga schiaffeggiato". Replico: "Ammiraglio, sia serio». E lui: "Si ritenga schiaffeggiato due volte"». Le cronache ricordano che Birindelli annunciò in una conferenza stampa di «attendere con piacere lo scontro». «Sì, e io gli risposi sul "Giorno": "Può darsi che il suo galateo militare la obblighi a questo gesto, il mio lo esclude. Prima di tutto perché è vietato dalla legge; secondo perché non considero il duello il bucato dell’onore; terzo perché la paura di cadere nel ridicolo è per me più forte di tutto».