Antonella Mariotti, La Stampa 21/2/2005, pag. 17., 21 febbraio 2005
L’ultima scoperta dell’erboristeria è la Perilla Frutescens, originaria dell’Asia dove cresce un po’ ovunque e viene consumata come un’insalata: cotta o cruda, condita o meno
L’ultima scoperta dell’erboristeria è la Perilla Frutescens, originaria dell’Asia dove cresce un po’ ovunque e viene consumata come un’insalata: cotta o cruda, condita o meno. La pianta è un cespuglio color verde o bordeaux scuro e ha foglia ovale seghettata. Cresce su ogni terreno e si moltiplica grazie a un’infiorescenza ricca di semi, da cui si estrae un olio ricchissimo degli Omega 3, i potenti antiossidanti che finora si ricavavano solo dal pesce. A portarla in Italia è stato Fabio Firenzuoli, presidente dell’associazione nazionale di medici fitoterapeuti e direttore a Empoli della prima struttura pubblica ospedaliera di Fitoterapia: «L’efficacia della Perilla si manifesta ben oltre la sfera della prevenzione. L’olio che se ne ricava si è infatti dimostrato un importante agente terapeutico capace di correggere disturbi e disfunzioni. In laboratorio ha dato risultati eccezionali: i semi forniscono l’olio più ricco in assoluto di acidi grassi polinsaturi, che hanno la proprietà sia di mantenere vitali, lubrificate e idratate mucose e pelle, sia di prevenire le malattie cardiovascolari, ed è efficace anche contro le allergie. Chi è intollerante al pesce ora ha una valida alternativa».