Ansa 15/2/2005., 15 febbraio 2005
Negli ultimi anni la lingua russa si è notevolmente imbastardita. Molti i vocaboli, soprattutto di genere economico-finanziario, mutuati dall’inglese: tender (offerta all’asta), consalting (consulenza negli affari), offis (ufficio), piar (relazioni pubbliche), menager, afshor (off-shore), bizness-lanch (pranzo di mezzogiorno a prezzo fisso)
Negli ultimi anni la lingua russa si è notevolmente imbastardita. Molti i vocaboli, soprattutto di genere economico-finanziario, mutuati dall’inglese: tender (offerta all’asta), consalting (consulenza negli affari), offis (ufficio), piar (relazioni pubbliche), menager, afshor (off-shore), bizness-lanch (pranzo di mezzogiorno a prezzo fisso). Molto anglicizzato anche il dinamico settore immobiliare, dove sono diventati di uso comune pentaus (attico), dzhiakuzi (jacuzzi), atrium, katedzh (cottage). Di derivazione francese, invece, termini come shef (capo), zhaluzì (gelosie, persiane), sommeliè, cruassan. In voga anche parole di origine italiana come putana (con una sola t), mafia e mafiosi, bratello (da fratello, per indicare il picciotto).