Charles Aznavour, I giorni prima, Rizzoli, 18 febbraio 2005
Fumo. Per timidezza Aznavour agli inizi della carriera si nascondeva dietro un paio di occhiali scuri quando si esibiva al pianoforte e fumava una sigaretta dietro l’altra (tre pacchetti di Gauloises azzurre al giorno): "La mia voce era quella delle notti di nebbia londinese, delle storie di Conan Doyle, del suono dei sessantotto giri talmente usati da sembrare sul punto di rendere l’anima"
Fumo. Per timidezza Aznavour agli inizi della carriera si nascondeva dietro un paio di occhiali scuri quando si esibiva al pianoforte e fumava una sigaretta dietro l’altra (tre pacchetti di Gauloises azzurre al giorno): "La mia voce era quella delle notti di nebbia londinese, delle storie di Conan Doyle, del suono dei sessantotto giri talmente usati da sembrare sul punto di rendere l’anima".