Federico Faloppa, Parole contro, Garzanti, 2004, 17 febbraio 2005
Kafir. Parola araba attestata dal tempo del profeta Maometto col significato di ”miscredente”, venne poi usato dai Musulmani per indicare l’europeo o l’africano, abitante in zone del continente non islamizzate
Kafir. Parola araba attestata dal tempo del profeta Maometto col significato di ”miscredente”, venne poi usato dai Musulmani per indicare l’europeo o l’africano, abitante in zone del continente non islamizzate. Etimologicamente derivate da kafir, nell’italiano del XVI secolo cafir significava invece ”non cristiano”. Sempre da kafir, nel Ponente ligure caffón sta per ”scarafaggio”, mentre nella val Roia cafár sta per ”nostalgia”.