Jared Diamond, ཿArmi, acciaio e malattie. Breve storia del mondo negli ultimi tredicimila anni, Einaudi Tascabili 1998 pp. 86-99, 17 febbraio 2005
Sebbene la storia che ho raccontato sia tipica della Mezzaluna Fertile, qualcosa di molto simile accadde in altre parti del mondo
Sebbene la storia che ho raccontato sia tipica della Mezzaluna Fertile, qualcosa di molto simile accadde in altre parti del mondo. Il grano e l’orzo del Vicino Oriente sono rappresentativi del gruppo di cereali (le Graminacee), e piselli e lenticchie dei legumi (Leguminose). I cereali hanno molte virtù: crescono in fretta, sono molto produttivi (fino a una tonnellata per ettaro) e sono ricchi di carboidrati; è per questo che al giorno d’oggi più della metà delle calorie consumate nel mondo proviene dai cereali, soprattutto dalle cinque specie regine: grano, mais, riso, orzo e sorgo. Molti cereali contengono poche proteine, ma a questo pensano i legumi, che ne contengono in media il 25 per cento (il 38 la soia). Un’alimentazione basata su cereali e legumi fornisce quasi tutti gli ingredienti per una dieta bilanciata. Come si può vedere dalla tabella 7.1, la combinazione cereali-legumi ha dato il via all’agricoltura in molte zone. I casi più noti, oltre al quartetto grano’orzo-piselli-lenticchie del Vicino Oriente, sono l’accoppiata mais-fagioli in Mesoamerica e quella tra riso, miglio e soia in Cina. Meno noti sono gli abbinamenti di sorgo, riso e miglio africano con fagioli dall’occhio e arachidi in Africa, e del quinoa (un’erbacea che appartiene al genere Chenopodium e non è un cereale) con molti tipi di fa000000gioli sulle Ande. La tabella ci mostra anche che le piante coltivate per le fibre nella Mezzaluna Fertile ebbero degli analoghi un po’ ovunque: la canapa, quattro diverse specie di cotone, la yucca e l’agave fornirono tessuti e cordame in Cina, Mesoamerica, India, Etiopia, Africa subsahariana e Sudamerica, e furono affiancate in molte zone dalla lana fornita dagli animali domestici. Solo gli Stati Uniti orientali e la Nuova Guinea non ebbero mai nulla del genere. Oltre alle analogie non mancano le differenze tra le varie aree di prima domesticazione. Innanzitutto, nel Vecchio Mondo fu quasi sempre praticata una monocoltura basata sulla semina a spaglio (cioè con quella tecnica in cui i semi vengono gettati e sparpagliati sul terreno) e sull’aratura, possibile grazie alla domesticazione di buoi e cavalli usati come forza motrice. Nel Nuovo Mondo, dove nessun animale utile a trainare un aratro fu mai domesticato, i campi dovevano essere arati a mano, con zappe e bastoni, e i semi piantati a uno a uno in apposite buche. In questo modo più specie potevano convivere nello stesso campo, e la monocoltura non era così diffusa. Ci sono anche differenze sostanziali riguardo al valore alimentare delle colture. In alcune zone il ruolo dei cereali come fonte principale di calorie fu preso da tuberi e radici (la cui importanza era invece minima nella Mezzaluna Fertile e in Cina): la manioca e la patata dolce in Sudamerica, la patata e l’oca sulle Ande, l’igname in Africa, il taro e l’igname nell’Asia sudorientale e in Nuova Guinea; in queste due ultime aree furono importanti anche due specie arboree ricche di carboidrati, la banana e l’albero del pane.