Fabio Di Gianmarco, tSt 16/2/2005, pag. 1., 16 febbraio 2005
Il motore di ricerca cinese Accoona (dall’espressione swahili «accoona mata», nessun problema, non ti proccupare) ha lanciato la sfida a Google con l’innovativa tecnologia «supertarget», un sistema di «information retrieval» non più basato sul criterio (comune a tutti i search engines attuali) di «rilevanza» ma su quello, tipico dell’intelligenza artificiale, di «incertezza»
Il motore di ricerca cinese Accoona (dall’espressione swahili «accoona mata», nessun problema, non ti proccupare) ha lanciato la sfida a Google con l’innovativa tecnologia «supertarget», un sistema di «information retrieval» non più basato sul criterio (comune a tutti i search engines attuali) di «rilevanza» ma su quello, tipico dell’intelligenza artificiale, di «incertezza». I termini della ricerca, cioè, potrebbero anche non essere presenti nelle pagine dei risultati ma i contenuti delle stesse avrebbero comunque a che fare con l’argomento ricercato dall’utente. Le prime prove d’uso sembrano confermare la novità. Confrontando Accoona e Google, il primo raffina e forse contestualizza meglio i risultati delle ricerche impostate: le pagine trovate diminuiscono di numero ma sono più pertinenti, mentre con Google è il contrario. Nota dolente: Accoona sottosta alle limitazioni dell’Internet cinese, regolato da filtri per la censura preventiva sviluppati con l’aiuto delle corporation informatiche (Sun, Microsoft, Cisco) che hanno lavorato, nella seconda metà degli anni Novanta, per creare una specie di infrastruttura Internet parallela a quella iniziale.