Mirella Serri, La Stampa 14/2/2005, pag. 27., 14 febbraio 2005
«La contessa du Barry aveva alle spalle una ben consolidata esperienza di prostituta in bordelli di alto bordo quando fu presentata al cinquantanovenne Luigi XV
«La contessa du Barry aveva alle spalle una ben consolidata esperienza di prostituta in bordelli di alto bordo quando fu presentata al cinquantanovenne Luigi XV. I numerosi libelli che successivamente misero alla berlina il suo personaggio raccontavano che nei postriboli aveva imparato la suprema arte di stimolare i sensi assopiti del sovrano: quando entrava nel suo letto, conoscendo le inadempienze del partner, si faceva precedere da una bella tazza di cioccolata bollente. Era il Viagra della Corte di Francia e si sussurrava che fosse ineguagliabile nel rinfrancare spenti appetiti. Lo stesso Luigi XV a sua volta aveva rimpinzato di cioccolatosi tartufi la precedente favorita, Madame de Pompadour, nota per essere frigida. Ma era riuscito solo a farla ingrassare. La cioccolata si affermava in Francia proveniente dalla penisola iberica e con la sua fama scandalizzò tanto Luigi XIV, che proibì tassativamente alla consorte Maria Teresa di sorbettare in pubblico il potente afrodisiaco» (Mirella Serri).