Cecil Roth, Storia dei marrani, Marietti, 2003, 14 febbraio 2005
Conversos. La graduale conquista dei territori moreschi nella penisola iberica, culminata nella battaglia di Las Navas de Tolosa nel 1212, cominciò a dissipare la tolleranza cristiana verso gli ebrei, che da quel momento non tornarono più utili a contrastare i musulmani
Conversos. La graduale conquista dei territori moreschi nella penisola iberica, culminata nella battaglia di Las Navas de Tolosa nel 1212, cominciò a dissipare la tolleranza cristiana verso gli ebrei, che da quel momento non tornarono più utili a contrastare i musulmani. Su istigazione di Ferrand Martínez, confessore del re bambino Enrico III (1390-1406), famoso per le sue prediche anti-ebraiche, il 4 giugno 1391 a Siviglia fu saccheggiata la judería (quartiere ebraico): 4 mila le vittime. Il disinteresse delle forze dell’ordine consentì il dilagare della furia per tutta la penisola iberica. Da allora, per scampare ai massacri, molti ebrei finsero di convertirsi (li chiamarono conversos), continuando a osservare in privato la vecchia fede. La Chiesa ritenne valido il battesimo purché volontario.