Eugenia Tognotti, La Stampa 12/2/2005, pag. 28., 12 febbraio 2005
Secondo lo psicologo clinico londinese Frank Tallis ("Love sick. Love as a Mental Illness"), il mal d’amore - avere il cuore infranto e consumarsi per un amore non ricambiato - corrisponde a una vera e propia patologia fisica, accompagnata da una costellazione di sintomi che comprendono, secondo gli stadi: manie, depressione/esaltazione, crisi di pianto, mutamenti d’umore, pensieri ossessivi, insonnia, perdita d’appetito, immagini ricorrenti e persistenti, pulsioni superstiziose e ritualistiche, incapacità di concentrazione, disordini compulsivi e ossessivi, come il ripetuto controllo della posta elettronica per verificare l’arrivo di messaggi o la dipendenza dal telefono; nei casi estremi si arriva alla morte e al suicidio
Secondo lo psicologo clinico londinese Frank Tallis ("Love sick. Love as a Mental Illness"), il mal d’amore - avere il cuore infranto e consumarsi per un amore non ricambiato - corrisponde a una vera e propia patologia fisica, accompagnata da una costellazione di sintomi che comprendono, secondo gli stadi: manie, depressione/esaltazione, crisi di pianto, mutamenti d’umore, pensieri ossessivi, insonnia, perdita d’appetito, immagini ricorrenti e persistenti, pulsioni superstiziose e ritualistiche, incapacità di concentrazione, disordini compulsivi e ossessivi, come il ripetuto controllo della posta elettronica per verificare l’arrivo di messaggi o la dipendenza dal telefono; nei casi estremi si arriva alla morte e al suicidio. Quanto basta per parlare di «depressione maggiore». Ma da almeno due secoli, secondo Tallis, questa vera e propria malattia ha smesso di essere diagnosticata come tale.