Stefano Lorenzetto, Tipi italiani. Venticinque vite fuori dall’ordinario, Gli specchi Marsilio, 2004, 14 febbraio 2005
Arte. Giorgio Ghelfi, nipote di Costantino Ghelfi (venditore ambulante analfabeta a cui venne l’idea di acquistare in Germania i diritti dell’opera di Nietzsche e di stamparla in Italia), titolare di due gallerie d’arte, una a Montecatini e una a Verona, ricorda quando, da bambino, portava la cassetta dei colori in piazza Tre Martiri, a Rimini, al pittore Filippo De Pisis, suo padrino di battesimo insieme al pittore Achille Funi: siccome i passanti lo prendevano in giro, spazientitosi, l’artista gli diede in mano una matita e gli ordinò di tenerla ferma, sospesa a mezz’aria, con la punta rivolta all’ingiù, dopodiché prese un foglio bianco, lo mise sotto il lapis e cominciò a muoverlo velocemente, completando in tre minuti un bozzetto perfetto della piazza
Arte. Giorgio Ghelfi, nipote di Costantino Ghelfi (venditore ambulante analfabeta a cui venne l’idea di acquistare in Germania i diritti dell’opera di Nietzsche e di stamparla in Italia), titolare di due gallerie d’arte, una a Montecatini e una a Verona, ricorda quando, da bambino, portava la cassetta dei colori in piazza Tre Martiri, a Rimini, al pittore Filippo De Pisis, suo padrino di battesimo insieme al pittore Achille Funi: siccome i passanti lo prendevano in giro, spazientitosi, l’artista gli diede in mano una matita e gli ordinò di tenerla ferma, sospesa a mezz’aria, con la punta rivolta all’ingiù, dopodiché prese un foglio bianco, lo mise sotto il lapis e cominciò a muoverlo velocemente, completando in tre minuti un bozzetto perfetto della piazza. Fu Carlo Carrà a spiegargli che cos’è l’arte: "Un dipinto di qualsiasi pittore, anche il più famoso, vale 30 mila lire, cornice compresa. Tutto quello che si riesce a guadagnare in più, è arte".