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 2005  febbraio 14 Lunedì calendario

No smoking. Gian Turci, imprenditore genovese, durante la sua residenza in Canada, rischiò di perdere la patria potestà dei due figli quando un ufficiale sanitario che teneva lezione nella loro scuola a Vancouver, odorando i loro abiti, scoprì che i genitori fumavano

No smoking. Gian Turci, imprenditore genovese, durante la sua residenza in Canada, rischiò di perdere la patria potestà dei due figli quando un ufficiale sanitario che teneva lezione nella loro scuola a Vancouver, odorando i loro abiti, scoprì che i genitori fumavano. Fondatore di Forces (acronimo che sta per ”Fight ordinances and Restrictions to Control and Eliminate Smoking”, lotta alle ordinanze e alle restrizioni per controllare e eliminare il fumo), adesso è presidente della sezione italiana (del comitato d’onore fanno parte il ministro Antonio Martino e l’economista Sergio Ricossa). Tra i divieti più odiosi, quello di fumare sugli aerei: "Secondo uno studio del Dipartimento dei trasporti Usa, condotto nel 1989, il passeggero della fila più vicina ai posti riservati ai fumatori dovrebbe volare per cinque anni e mezzo senza sosta per respirare il fumo di una sola sigaretta". Per di più la sicurezza non c’entrerebbe: " che il divieto di fumo fa risparmiare alle compagnie circa mille dollari per ogni tratta transoceanica. Su un aereo dove si fuma bisogna cambiare il 90 per cento dell’aria e ricircolarne il 10 per cento. L’esatto contrario se non si fuma. Quindi, c’è un notevole risparmio di energia, e cioè di carburante, perché le pompe funzionano a ritmo ridotto. Sparisce la puzza di fumo, in compenso l’aria è più inquinata da virus, batteri, spore, legionella. Infatti l’Oms registra un’esplosione di Tbc attiva fra chi vola".