Domenico Quirico, Adua. La battaglia che cambiò la storia d’Italia, Mondadori, 2004, 14 febbraio 2005
Uccialli. Morto Giovanni IV, successore di Teodoro, nel 1889 Menelik si proclamò imperatore d’Etiopia e con questo titolo nello stesso anno firmò la versione definitiva del Trattato di Uccialli con gli Italiani, in cambio di denaro che investì nell’acquisto di munizioni
Uccialli. Morto Giovanni IV, successore di Teodoro, nel 1889 Menelik si proclamò imperatore d’Etiopia e con questo titolo nello stesso anno firmò la versione definitiva del Trattato di Uccialli con gli Italiani, in cambio di denaro che investì nell’acquisto di munizioni. L’azione diplomatica italiana era stata affidata al conte Pietro Antonelli, che aveva sottoscritto il testo in due versioni, una amarica e una italiana, ritenendo di aver ottenuto il controllo dell’Etiopia grazie all’articolo 17: "Sua maestà il re dei re d’Etiopia consente di servirsi del governo di Sua Maestà il re d’Italia per tutte le trattazioni di affari che avesse con altre potenze e governi". Questa clausola fu disattesa con una traduzione infedele in amarico, che semmai attribuiva il sostegno dell’Italia nella trattazione degli affari esteri dell’Etiopia. Antonelli, cercando di convincere il negus che si trattava solo di una clausola burocratica, ottenne una nuova traduzione del testo, ma senza avvedersi che l’articolo era stato abrogato.