Varie, 13 febbraio 2005
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Zaslavsky Victor
• San Pietroburgo (Russia) 26 settembre 1937, Roma 26 novembre 2009. Sociologo • «Storico e ordinario di Sociologia alla Luiss di Roma, ha studiato i regimi comunisti e i rapporti tra il Pci e l’Urss in opere come Togliatti e Stalin, scritto con Elena Aga Rossi. [...] ”Insegnavo Sociologia all’università di Leningrado e avevamo formato un piccolo gruppo di intellettuali, trenta o quaranta persone che si trovavano a discutere una volta al mese di questioni accademiche, le più lontane possibile dalla politica. Solo che in uno stato totalitario tutto diventa discussione politica. E così due di noi furono arrestati per aver scritto un articolo come si faceva in Unione Sovietica: uno batteva a macchina tre copie del testo e le dava ad amici che a loro volta ne facevano altre e così via, tutto a mano [...] Finimmo tutti nella lista nera, il che significava l’espulsione dall’università e il divieto di insegnamento. In quel momento il regime utilizzava l’apertura dell’emigrazione ebraica per liberarsi degli indesiderabili, che fossero o meno ebrei: te ne andavi ti toglievano la cittadinanza, la casa, tutto. Arrivai in Italia nel ”75, quindi ho insegnato in America [...]” [...]” (Gian Guido Vecchi, ”Corriere della Sera” 13/2/2005).