10 febbraio 2005
Tags : Adam. Malysz
Malysz Adam
• Nato a Wisla (Polonia) il 3 dicembre 1977. Saltatore con gli Sci. «[...] un omino polacco che da alcuni anni ha stregato un Paese intero e la cui popolarità casalinga non ha eguali nella storia di questo sport. Famoso in patria quasi quanto Karol Wojtila, Adam Malysz ha fatto innamorare del salto tutto il Paese, fermo alla storica impresa di Wojciech Fortuna, olimpionico a Sapporo ’72. All’indomani dell’oro e dell’argento ai Mondiali di Lahti 2001, le poste polacche hanno stampato 20 milioni di francobolli con la sua effigie. Più di 50.000 persone si schiacciano ogni volta l’una contro l’altra ai piedi del trampolino di Zakopane per applaudirlo nelle due gare polacche di Coppa: immaginate la bolgia [...] Ma ondate i fan si muovono anche in giro per l’Europa: 30.000 erano ad Harrachov, in Repubblica Ceca, a vedere la sua vittoria a inizio stagione. E a migliaia vanno ogni anno in pellegrinaggio davanti a casa sua, a Wisla, cittadina dei Carpazi di 12.000 abitanti. [...] la prima impresa l’aveva compiuta nel 2001: 11 sigilli in Coppa, trionfo nei Quattro Trampolini, superando per primo nella storia del trofeo i 1000 punti in classifica e i 100 punti di vantaggio sul secondo. Adam è minuto, 60 kg su 169 centimetri di altezza, ma non è certo anoressico come certi colleghi. un uomo schivo che non ama la morbosa popolarità che gli è piovuta addosso. di pochissime parole, per lo più in polacco, ma ha un cuore grande così: ogni anno contribuisce all’acquisto di materiale medico per un ospedale della sua città. D’altra parte, l’ex carpentiere oggi è uno degli sportivi polacchi più ricchi, un tipino da 500.000 euro a stagione. Aveva solo sei anni quando saltò per la prima volta, seguendo le orme del nonno e di uno zio. Lo prese in cura Jan Szturc e, 17enne, partecipò al primo Mondiale, finendo 51?. L’anno dopo, alcuni amici organizzarono una colletta per permettergli di partecipare al torneo dei Quattro Trampolini. Due mesi più tardi, il 17 marzo ’96, a 18 anni e 3 mesi, Adam era già davanti a tutti in coppa del Mondo, nel tempio di Holmenkollen. Cominciava lì la sua straordinaria raccolta, anche se dal ’98 al 2000 la sua crescita ha subito una brusca frenata: s’era sposato con Iza, era nata Karolina, lui si era un po’ seduto. A rimetterlo in carreggiata ci hanno pensato i tecnici Apoloniusz Tajnen e Piotr Fijas, il fisiologo Jerzy Zoladz e lo psicologo Jan Blecharz: Adam è rinato al punto da offuscare la stella nascente del tedesco pelle e ossa Martin Schmitt, 21 vittorie tra il 1999 e il 2000. [...]» (Paolo Marabini, ”La Gazzetta dello Sport” 10/2/2005).