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 2005  febbraio 10 Giovedì calendario

Wome Pierre

• Ndlend Douala (Camerun) 26 marzo 1979. Calciatore. Del Colonia. In Italia ha giocato con Lucchese, Roma, Bologna, Brescia, Inter, in Inghilterra col Fulham, in Spagna con l’ESpanyol, in Germania anche col Werder Brema. Col Camerun vinse la medaglia d’oro alle Olimpiadi del 2000 • «Laterale sinistro […] Licenziato dall’Espanyol a metà stagione, ha rifiutato le offerte dello Spartak Mosca (dove sarebbe morto di freddo), e ha riportato i suoi due figlioletti - cosa alla quale tiene più di tutto il resto - in Italia. Già nel 1998 Wome giocava con la Lucchese, e si presentò ai Mondiali spiegando che a lui Di Biagio non aveva fatto una grande impressione. Nel 2000 legò per sempre il suo nome alla maglia del Camerun, segnando in finale l’ultimo rigore della medaglia d’oro alle Olimpiadi di Sidney, ai danni della Spagna. Grandi feste in patria, tribalissime, con la partecipazione di streghe e stregoni. Nel frattempo, in Italia, Wome era stato coinvolto in una serie di equivoci. La Roma voleva tenerlo come comunitario grazie a una presunta fidanzata francese che gli avrebbe regalato la cittadinanza. Ma si scoprì ben presto che la fidanzata non esisteva. Dalla Roma andò al Bologna, e non fu malissimo. Ha ancora indossato la maglia del Fulham e quella dell’Espanyol. Nel frattempo è entrato in rotta di collisione col ministro del sport camerunese ed è stato epurato dalla sua nazionale. Diedero a lui la responsabilità della rivolta che coinvolse i giocatori del Camerun, i quali prima di partire a giocare il Mondiale 2002 reclamavano il pagamento dei premi promessi minacciando lo sciopero. Mesi dopo Wome provò a incontrare il ministro per chiarire la questione. Fece tre giorni di anticamera e non fu mai ricevuto. […]» (Alberto Piccinini, “il manifesto” 9/2/2005).