L’Indipendente, 06/02/2005, 6 febbraio 2005
Uno dei tanti misteri del nazismo e della figura del suo capo in particolare, è l’alto numero di donne che si sono uccise o che hanno tentato di farlo dopo avere conosciuto Hitler
Uno dei tanti misteri del nazismo e della figura del suo capo in particolare, è l’alto numero di donne che si sono uccise o che hanno tentato di farlo dopo avere conosciuto Hitler. In molti di questi casi le notizie sono ancora oggi incerte e contraddittorie. Geli Raubal e Eva Braun sono i due nomi più importanti di una lunga lista che comprende, tra le altre: Maria Reiter, figlia di un membro della Spd, il partito socialdemocratico, che tentò di impiccarsi a una trave; Martha Dodd, figlia dell’ambasciatore statunitense a Berlino, che si tagliò una vena del polso sinistro dopo essere stata respinta; Suzi Liptauer che si impiccò dopo un appuntamento notturno; Renate Müller, attrice molto nota, che si gettò da una finestra dopo un incontro; Unity Mitford, aristocratica inglese con simpatie naziste per la quale sedere vicino a Hitler era come sedere vicino al sole, che si sparò il giorno della dichiarazione di guerra della Germania all’Inghilterra dopo avere tentato di fare cambiare idea all’amato.