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 2005  gennaio 24 Lunedì calendario

Anno II - Cinquantatreesima settimanaSettimana dal 17 al 24 gennaio 2005Mafia. Pier Luigi Vigna, procuratore generale antimafia, ha detto che la mafia fattura 100 miliardi l’anno, il doppio di Fiat e Enel, il 9,5% del Pil

Anno II - Cinquantatreesima settimana
Settimana dal 17 al 24 gennaio 2005

Mafia. Pier Luigi Vigna, procuratore generale antimafia, ha detto che la mafia fattura 100 miliardi l’anno, il doppio di Fiat e Enel, il 9,5% del Pil. Con quel dato risulta la prima azienda italiana.

Camorra. Cosimo Di Lauro, 31 anni, figlio del boss di Scampia Paolo Di Lauro (Ciruzzo ’o milionario) è stato arrestato venerdì 21 gennaio a pochi metri dalla sua casa di Secondigliano: era nascosto in uno sgabuzzino, a casa di una vicina di 70 anni, invalida. Sarebbe Cosimo, soprannominato ’o zoppo, il responsabile principale dei molti morti della zona negli ultimi mesi. Questi morti, come si sa, si devono alla guerra che, contro il clan Di Lauro, combattono altri scissionisti camorristi. Le donne di Secondigliano, come al solito, hanno tentato di difendere il figlio del boss, atteggiamento che ha fatto sbottare il ministro dell’Interno Pisanu in un atto d’accusa grave: "La rivolta dell’altra sera è opera di uomini e donne che dalla camorra ricevono, comunque, il pane. Le istituzioni locali non fanno abbastanza per i loro amministrati".

Cola. Il maresciallo Simone Cola, 32 anni, sposato, una figlia di 8 mesi, originario di Tivoli (Roma), è rimasto ucciso a Nassirya, venerdì 21 gennaio, da un colpo di fucile che gli ha attraversato l’ascella. Era alla guida del suo elicottero, un Ab412 facente parte dell’aviazione leggera dell’esercito. Molte accuse si sono levate contro il governo per non aver dotato le nostre forze di stanza laggiù degli A129 Augusta, considerati più sicuri. Un anno fa, quattro militari italiani di stanza in Iraq s’erano fortemente lamentati per le dotazioni insufficienti ed erano stati per questo messi sotto processo dalla magistratura militare. Dopo la morte di Cola, il ministero s’è difeso ribadendo che la nostra dotazione è assolutamente sufficiente. Ma, nei giorni successivi, s’è appreso che probabilmente gli A129 Augusta saranno a questo punto mandati a Nassirya.

Iraq. La morte di Cola va inquadrata nella ripresa violenta dell’attività terroristica in Iraq: mercoledì 19 gennaio, cinque attentati con autobombe nel centro di Bagdad hanno provocato 26 morti. Sabato 22 gennaio,15 agenti della guardia nazionale, secondo un comunicato del gruppo fondamentalista Ansar Al Sunna, sono stati fucilati. La sera stessa Al Jazeera ha diffuso le immagini di un brasiliano (Joao Vasconceles) che sarebbe stato sequestrato. Almeno altri due morti ci sono stati domenica 23. Al Qaeda e le altre organizzazioni terroristiche tentano di impedire le elezioni, fissate per domenica 30 gennaio. Il governo ha chiuso le frontiere e gli aeroporti, prolungato il coprifuoco notturno, vietato il traffico automobilistico. Gli osservatori sostengono che la situazione è davvero grave a Bagdad e in quattro province del centro del paese, mentre al Sud e al Nord l’80 per cento degli iracheni andrà a votare. Voci incontrollate relative all’arresto di Al Zarkawi si sono diffuse domenica: la notizia sarebbe vera e verrebbe comunicata ufficialmente solo a ridosso delle elezioni.

Vendola. La vittoria, del tutto imprevista, di Nichi Vendola nelle primarie del centrosinistra in Puglia ha gettato lo scompiglio nei partiti d’opposizione. Che accadrebbe se nelle primarie di maggio, quando Prodi dovrebbe essere messo a confronto con Bertinotti, prevalesse Bertinotti? Il professor Giovanni Sartori ha spiegato che nelle primarie vince sempre il candidato più radicale (quello che sta a sinistra della sinistra e a destra della destra), il quale poi però perde regolarmente nelle elezioni vere. I diessini premono fortemente su Bertinotti perché rinunci a correre contro Prodi. Argomento: se hai sostenuto di voler appoggiare Prodi contro Berlusconi, perché ti candidi contro di lui? Bertinotti ha risposto in parecchie interviste che a ritirarsi lui non ci pensa per niente. L’imbarazzo diessino è tale che in un direttivo della Quercia di giovedì 20, a cui è riapparso per la prima volta dopo tre anni anche Veltroni, il partito ha proposto di rinunciare all’esperimento oppure di trasformarlo in una "consultazione" sul solo Prodi (Veltroni). Prodi da parte sua ha detto che invece le primarie gli piacciono moltissimo. Intanto Nichi Vendola - cristiano, comunista e gay - ha l’aria di esser divenuto l’uomo nuovo della politica italiana. In aprile correrà contro Fitto per la carica di governatore di Puglia. Tutti dicono che non ha possibilità, ma il centrosinistra vive già adesso quel voto con il batticuore e non sa se sperare di vincere o di perdere.

Sigle. "Repubblica" ha calcolato che dal 1994 a oggi il centrosinistra si è presentato alle elezioni con 40 sigle diverse. L’attuale nome "Gad", secondo Prodi, non va bene e deve diventare più corto.

D’Amato. Il più probabile candidato di Forza Italia alla presidenza della Campania è Antonio D’Amato, già presidente della Confindustria prima di Montezemolo. Il candidato del centrosinistra in Campania sarà Antonio Bassolino.

Berlusconi. Sintesi di vari discorsi pronunciati da Berlusconi durante la settimana: "Io sono il Bene e la Sinistra è contro la borghesia, la nazione, la bandiera" (in Roma, al congresso del Nuovo Psi, il 21 gennaio: bis del discorso pronunciato al telefono per i forzisti di Roccaraso, domenica 16 gennaio: "Se vince la sinistra, porterà miseria, terrore e morte"). "Occorre ripensare la nostra posizione sul nucleare, perché spendiamo troppo per l’energia" (giovedì 20 gennaio, all’inaugurazione del nuovo elettrodotto San Fiorano-Robbia, la nuova linea elettrica di 46 chilometri costata 60 milioni che ci connette alla Svizzera). "Cari italiani, prendete troppi farmaci" (mercoledì 19 gennaio, in una lettera che sarà mandata a 16 milioni di famiglie e che ci inviterà a risparmiare sulle medicine). A proposito di oggetti che il governo potrebbe mandarci a casa, c’è anche la possibilità di una cintura che serva a misurarci la pancia e ad aiutarci nella lotta contro l’obesità. Annunciata all’inizio della settimana, è stata poi smentita - dopo una quantità di ironie provenienti da tutte le parti - da Sirchia.

Digitale terrestre. Sabato 22 gennaio sono cominciate le trasmissioni delle partite di calcio col sistema del digitale terrestre: su La 7 Bologna-Cagliari (1-0), su Mediaset Inter-Chievo (1-1). Non è andata molto bene: La 7 ha messo in vendita le carte prepagate troppo tardi e si sarebbero collegati solo 12 mila spettatori. Parecchi equivoci, sbagli e connessioni non riuscite per via della mancanza del segnale o per decoder non aggiornati. Il prezzo fino ad aprile dovrebbe essere di 2 euro a partita. A quella data diventerà di 3. La 7 dice di aver venduto finora 100 mila tessere, Mediaset 280 mila.

53. Il 53 continua a non uscire e a provocare drammi. Franco Grassi, assicuratore di Signa (Firenze), essendo andata a vuoto anche l’ultima puntata da 10 mila euro, ha ammazzato moglie e figlio con una 44 Magnum e si è poi sparato (aveva però messo in salvo il cane, consegnandolo al mattino al circolo della caccia cittadino). Delitto avvenuto domenica 16 e scoperto mercoledì 19. Molti scommettono senza dir niente a casa, altri si presentanto ai botteghini con assegni che poi risultano scoperti. I soldi buttati via su questo numero (177 estrazioni a vuoto, fino al momento in cui scriviamo) risultano pari a 4 miliardi euro. La città che ha giocato di più è Roma, la regione la Lombardia.

Jucker. A Ruggero Jucker, il giovane imprenditore milanese che nel 2002 aveva ucciso con 22 coltellate e poi fatto a pezzi la fidanzata Alenya Bortolotto, la Procura di Milano ha dimezzato la pena a 16 anni, accettando di patteggiare con la difesa. Scandalo generale. Il procuratore di Milano, Mario Blandini, ha sostenuto che nel processo d’appello Jucker avrebbe potuto farla franca con l’infermità mentale. Qualche giornale ha accusato il procuratore di essersi fatto influenzare dall’importanza della famiglia.

Dollaro. Tra la sorpresa generale, il dollaro sta calando.

Preservativi. Padre Martino Caminez, gesuita spagnolo, ha detto che per combatterre l’Aids l’uso del preservativo è ammesso, frase che ha provocato una smentita immediata della Santa Sede. Caminez però ha ribadito la sua tesi: "La Chiesa accetta il preservativo nel contesto di una strategia di prevenzione integrale nella lotta contro l’Aids per quelle persone che non si astengono o non sono capaci di raggiungere l’astinenza sessuale o non possono essere fedeli a una relazione sessuale all’interno di una coppia stabile".

Pacche. La Cassazione ha giudicato "violenza sessuale" le palpate sul sedere di un uomo a una donna che stava telefonando da una cabina e non poteva difendersi. La condanna del colpevole a un anno e due mesi (con la condizionale) è stata confermata.

Arbore. Sabato alle 23.45 Renzo Arbore è tornato in tv dopo 21 anni, con un programma che si intitola "Speciale per me" e ha come sigla una canzone che fa: "Meno siamo, meglio stiamo". Share della prima puntata: 36 per cento. Ne sono previste altre tre.

Donne laureate. Gli ultimi dati Istat mostrano che il numero di donne laureate è praticamente pari a quello degli uomini laureati: 49,1% contro 50,9, secondo il censimento del 2001. Nell’altro censimento di dieci anni prima, le donne laureate superavano di poco il 42 per cento del totale. Le donne laureate sono passate da 864.150 (1991) a 1.709.900 (2001). Praticamente il doppio. Le facoltà preferite sono quelle letterarie: l’86,7 per cento dei laureati in queste discipline nella classe 25-44 anni è donna. In questa stessa classe di età, le donne-medico sono il 45,5 per cento (nella classe 60-74 anni il 25,3 per cento). Continuano invece a essere maggioranza schiacciante gli uomini ingegneri: sono ancora l’82,9 per cento. Ma nel 1991 erano il 94,4. Le donne avanzano anche qui.

Bush. Bush, insediato alla Casa Bianca con una gran cerimonia giovedì 20 gennaio, ha promesso di liberare il mondo dai tiranni. Il suo vice Cheney, in un’intervista alla radio, ha detto che l’Iran è "in cima alla lista dei luoghi del mondoche rappresentano potenziali problemi. Teheran sta perseguendo un programma nucleare assai robusto e ha una lunga storia di collaborazione con il terrorismo". Quindi?, ha chiesto l’intervistatore. "Quindi - ha detto Cheney - affronteremo il problema con la diplomazia e non con le armi". Pochi giorni prima, in un’intervista al Washington Post, Bush aveva detto: "Credo proprio che i riformisti in Iran si augurino che il governo degli Stati Uniti sia determinato nel volere che la democrazia si diffonda". Gli iraniani hanno risposto domenica 23, attraverso il loro ministro dell’intelligence, Ali Younesi: "Gli americani premono solo sull’Europa per far fallire il negoziato tra Iran e Ue sul nucleare". Il portavoce del ministro degli Esteri iraniano ha aggiunto che un attacco militare Usa all’Iran sarebbe un errore strategico "perché l’Iran è tutto l’Islam".