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 2005  febbraio 02 Mercoledì calendario

WILDERS Geert Venlo (Olanda) 6 settembre 1963. Politico • «[...] tra i più accaniti e irriverenti critici dell’Islam radicale e degli immigrati islamici nei Paesi Bassi: vuole l’arresto preventivo dei sospetti di terrorismo, che chiama ”malviventi fascio-islamici” e si batte affinché gli immigrati siano espulsi dal paese alla minima trasgressione

WILDERS Geert Venlo (Olanda) 6 settembre 1963. Politico • «[...] tra i più accaniti e irriverenti critici dell’Islam radicale e degli immigrati islamici nei Paesi Bassi: vuole l’arresto preventivo dei sospetti di terrorismo, che chiama ”malviventi fascio-islamici” e si batte affinché gli immigrati siano espulsi dal paese alla minima trasgressione. Dal giorno dell’omicidio del regista Theo van Gogh [...] la polizia sta prendendo molto seriamente le minacce contro di lui [...] La colpa di Wilders, secondo gli estremisti che chiedono la sua morte, è quella aver insultato i musulmani dei Paesi Bassi, denunciando a più riprese certe questioni legate all’Islam. Come quando nel corso di un’intervista disse: ”Islam e democrazia sono del tutto incompatibili. Non potranno mai essere compatibili, né oggi, né tra un milione di anni”. Wilders inoltre ha definito un completo fallimento il concetto di multiculturalismo adottato dai Paesi Bassi, chiesto un bando totale delle immigrazioni per un periodo di cinque anni e dichiarato che la Turchia non appartiene all’Unione Europea. Tutte queste posizioni un tempo erano veri e propri tabù politici nei Paesi Bassi. Le cose sono drasticamente cambiate nel 2002, quando Pim Fortuyn entrò nella scena politica con una posizione anti-immigrazione riassumibile in una sola frase: ”L’Olanda è al completo”. Nel maggio 2002, mentre faceva comizi per la campagna elettorale nazionale, Fortuyn fu ammazzato dagli animalisti, ma la sua influenza perdura tuttora. Wilders, che sfoggia vistosi capelli biondi ossigenati, si sta candidando a ereditare l’elettorato di Fortuyn. Dopo essersi allontanato dal suo vecchio partito politico dei VVD Liberal ha annunciato di voler fondare un suo partito, il Gruppo Wilders, che intende candidarsi alle prossime elezioni, fissate nel 2007. Un sondaggio condotto all’indomani dell’omicidio di Van Gogh evidenziò che se le elezioni si fossero tenute in quel momento, il partito di Wilders si sarebbe aggiudicato 26 seggi sui complessivi 150 del Parlamento. Sondaggi svolti in seguito hanno dato esiti diversi. Per il momento il problema principale di Wilders è quello di tradurre la sua popolarità personale in un partito politico e dover parimenti accettare di vivere sotto scorta armata 24 ore al giorno. Altro problema è quello di riuscire a tenere un alto profilo per i prossimi due anni, quando finalmente ci saranno le elezioni. Altri uomini politici olandesi ritengono che se Wilders intende candidarsi alla carica di futuro primo ministro dovrà allargare la sua agenda ad altri temi, oltre l’Islam e l’integrazione. Tuttavia molti veterani della politica affermano che Wilders potrebbe finire con l’influenzare la politica nello stesso modo di Fortuyn. ”Sta picchiando il tasto dell’insoddisfazione generale che l’opinione pubblica nutre per lo status quo”, osserva Van de Linde, osservatore della politica olandese. Che conclude: ” una sorta di fattore Ross Perot”» (Keith B. Richburg, ”la Repubblica” 2/2/2005).