Varie, 2 febbraio 2005
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Biografia di Dario Sala
• 8 aprile 1912, Trecallo (Como) il 31 gennaio 2005 • «[...] celebre per aver inventato il Das, la creta da modellare che non necessita di cottura. [...] è stato antiquario e poeta, ”chansonnier” e scrittore, reduce e pacifista. Combatté durante la seconda guerra mondiale prima in Albania, poi nella Francia meridionale e in Italia. Utopista, fu promotore in Francia, durante il conflitto, dell’Unione degli Stati Uniti d’Europa. L’invenzione che lo rese famoso è legata alla celebre creta usata dai bambini: il Das è l’acronimo derivato dalle sue iniziali. Quando nel 1962 decise di vendere il brevetto, scelse di farlo per pochi soldi e dando di fatto l’addio alla celebrità e al guadagno che l’invenzione gli avrebbe portato. Sala non era interessato al denaro: nella sua abitazione trascorreva il tempo scrivendo, riordinando le carte e sognando un mondo senza divisioni né guerre. La seconda guerra mondiale, infatti, segnò per sempre la sua vita. Durante il conflitto scrisse un inno all’Europa unita che gli procurò problemi con le autorità militari. E già si immaginava sul palco del Teatro Sociale a rappresentare il suo celebre ”Inno per un mondo unito’, rendendo partecipe il pubblico della grande utopia che conservava nel cuore. Nel ”95 è stata pubblicata la sua opera omnia, ”Tra cielo e terra”: titolo emblematico della natura di questo poeta con i piedi per terra ma sempre proteso a guardare verso l’alto. [...] Milioni di bambini hanno giocato e imparato a manipolare la materia grazie alla sua invenzione, anche diversi artisti l’hanno usata per le loro creazioni, dopo che decise di vendere per così poco denaro il brevetto. Il grande vantaggio della creta da modellare è infatti che non ha bisogno del forno per seccare, un vantaggio per chi vuole ”tradurre” in fretta le sue idee. Anche se economicamente a Sala non è stato riconosciuto il dovuto, la speciale sostanza, ancora in uso in tutte le scuole, per quanto insidiata da altri ritrovati come il ”Didò”, continua a portare l’abbreviazione del suo nome. Utopista Sala lo è rimasto fino all’ultimo. ”Tiro avanti - spiegava - perché ho una mia filosofia: il nulla è impossibile che ci sia, qualcuno di più grande deve esistere. Nei prati, quei fiorellini piccoli e ben disegnati da chi sono andati a scuola? Chi ha poesia nel cuore, ha il cielo nell’anima ed è l’uomo più ricco del mondo”» (r. ita., ”La Stampa” 1/2/2005).