L’Indipendente, 30/01/2005, 30 gennaio 2005
Avvelenare lo spirito, e il corpo. Alla fine gli stravizi minarono lo spirito delle classi dirigenti romane
Avvelenare lo spirito, e il corpo. Alla fine gli stravizi minarono lo spirito delle classi dirigenti romane. E non si trattò solo di una deriva morale, ma soprattutto di un lento avvelenamento del corpo. innanzitutto i ricchi mangiavano moltissime piatti cucinati con spezie. Questi odori erano molto costosi e i commercianti avevano l’abitudine di mescolarli con polvere di piombo per farli pesare assai e frodare la facoltosa clientela. Allo stesso modo il pesce troppo frollato veniva ugualmente venduto dopo essere stato lavato e nei banchetti si faceva un gran consumo di vino cotto in grandi pentole di piombo. Oltre a queste frodi alimentari, ci fu pure una generale, scarsa attenzione alla ruggine del grano, che rende il cereale in parte tossico e non venivano scartate le spighe colpite dal fungo della segale cornuta, da cui duemila anni dopo è stato sintetizzato il principio attivo dell’Lsd. Ci vuole molta immaginazione per convincersi che l’impero romano sia crollato per colpa di una dieta sbagliata, e probabilmento questo non è accaduto. Certamente però fu a tavola che la Roma imperiale sublimò il suo decadere.