da "Lettere dalle case chiuse" a cura di Lina Merlin e Carla Barberis, Edizioni Avanti!, Milano-Roma 1955, 1 febbraio 2005
Svantaggi Onorevole Merlin, Ho visto riprodotto sul giornale Omnibus, di nuovo degli articoli per la chiusura delle case di tolleranza
Svantaggi Onorevole Merlin, Ho visto riprodotto sul giornale Omnibus, di nuovo degli articoli per la chiusura delle case di tolleranza. E dite che lo fate per il nostro interesse. Vi sbagliate, perché ci farebbe proprio piacere che voi non vi interessiate di noi e ci lasciaste fare la nostra vita, perché se noi si rimane qua è perché ancora non è arrivato il momento di poterci ritirare da questi luoghi. Voi chiudendo cosa credete di fare?...Tutto a svantaggio nostro e della povera gente che ci andrà di mezzo, perché se chiudono le case faremo fuori ciò che ci siamo messe da parte e non troveremo nulla da fare, allora sa che cosa si fa? Si va a rubare dove ci sarà, e se tenteranno di oltrepassarci la strada saremo anche capaci uccidere, e faremo fuori chiunque, perché non sapremo mai fare le serve, o le contadine. Voi che parlate di una certa moralità, ma pensate piuttosto a quelle povere famiglie che non anno lavoro e gli uomini non sanno cosa dare da mangiare alla sua famiglia. Abbiamo finito ora di soffrire per una guerra che ha distrutto tanto, cosa volete fare ancora soffrire chi rimane per la sua strada e non cerca nulla da voi. Pensate a tutti gli infelici che non anno niente da mangiare e che chiedono continuamente il nostro aiuto. E quelle ragazze che le scrivono di chiudere sono delle donne brutte e cattive e che non potendo avere ciò che loro vogliono sa cosa fanno? Dicono ciò che le viene nella bocca perché le padrone non pretendono che il giusto e quando noi non facciamo i nostri interessi facciamo la valigia e si parte, ma nessuno ci può mandare via. Perciò pensino loro che non si sta per le nostre soddisfazioni, stiamo solo per il nostro interesse. Ossequi Approviamo tutte