da "Lettere dalle case chiuse" a cura di Lina Merlin e Carla Barberis, Edizioni Avanti!, Milano-Roma 1955, 1 febbraio 2005
Libera professione. Senatrice Merlin, La sottoscritta (...) di (...) da M., abitante nel (
Libera professione. Senatrice Merlin, La sottoscritta (...) di (...) da M., abitante nel (...), esercente la libera professione di prostituta nella propria abitazione, le autorità locali di P.S. hanno obbligato la sottoscritta di esercitare il proprio mestiere nelle case di tolleranza. Poiché la scrivente non intende essere sfruttata dalle padrone, chiede un modesto lavoro in qualsiasi sede e con qualsiasi retribuzione mensile acché possa vivere un’altra vita seria e onesta. In attesa di tale ringrazia ed ossequia.