(Massimo Gramellini, La Stampa 27/1/2005, pag. 1)., 27 gennaio 2005
«Prendete Carmelo. E prendete Wolfgang. Uno è nato a Palermo, l’altro a Bolzano. Succede che la moglie di Carmelo non corrisponda del tutto gli istinti focosi del marito e che lo stesso faccia la moglie di Wolfgang
«Prendete Carmelo. E prendete Wolfgang. Uno è nato a Palermo, l’altro a Bolzano. Succede che la moglie di Carmelo non corrisponda del tutto gli istinti focosi del marito e che lo stesso faccia la moglie di Wolfgang. Come? Di solito sono i mariti che... Per cortesia, non interrompiamo con riflessioni fuorvianti. Carmelo chiede l’annullamento alla Sacra Rota (lo ha fatto davvero). Però noi immaginiamo lo chieda anche Wolfgang. Ebbene, il tribunale ecclesiastico lo concederà al primo e non al secondo. Perché, afferma la sentenza A/37-03 pubblicata ieri, l’impedimento consiste nell’"esagerata supremazia della mascolinità sicula". Solo i legittimi possessori della medesima (bisogna suonare lo scacciapensieri o basterà indossare la coppola prima dei pasti?) contraggono nozze potenzialmente nulle, in quanto la loro natura di "machi" li spinge a sposarsi con la riserva mentale di ripudiare le mogli che si rivelassero inferiori alle attese. E la mascolinità altoatesina?, si avvilirà Wolfgang. Possibile che in un mondo dove i tedeschi scioperano più dei greci, le gare di vela le vincono gli svizzeri e il più grande campione di golf è un nero, l’ultimo cliché sopravvissuto al diluvio sia la mascolinità sicula? A nome dei maschi non siculi del pianeta chiedo umilmente alla Sacra Rota l’applicazione della par condicio. Per avere invece una sentenza che metta finalmente in dubbio se, sicula o non sicula, questa benedetta mascolinità resista davvero, occorrerà aspettare che l’augusto consesso si apra alle donne» (Massimo Gramellini).