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 2005  gennaio 26 Mercoledì calendario

Un aneddoto su "Le mani sulla città" di Francesco Rosi raccontato dal fratello Massimo, architetto che fece da consulente per le riprese: «Il palazzo crollò la mattina presto

Un aneddoto su "Le mani sulla città" di Francesco Rosi raccontato dal fratello Massimo, architetto che fece da consulente per le riprese: «Il palazzo crollò la mattina presto. Noi ci avevamo lavorato di notte, nessuno se n’era ccorto. I pasanti pensarono fosse un crollo vero. Si fermò il traffico, ci fu un fuggi fuggi generale, gente che accorreva, svenimenti. Accorsero i pompieri, che erano stati allertati: un loro automezzo era parcheggiato a poche centinaia di metri dal palazzo. E fu allora che Franco tolse il panno nero che nascondeva la macchina da presa principale, una 300 Mitchell piazzata su un camion e disse: "E adesso facciamo il cinematografo"».