Brani tratti da Riccardo Cassero, "Le Veline del Duce", Sperling&Kupfer Editori, 2004, 26 gennaio 2005
Chi non si è sentito dire almeno una volta da qualcuno: «Quando c’era lui i criminali erano pochi, i disoccupati ancora meno, i treni arrivavano in orario, i fatti di sangue erano sconosciuti»
Chi non si è sentito dire almeno una volta da qualcuno: «Quando c’era lui i criminali erano pochi, i disoccupati ancora meno, i treni arrivavano in orario, i fatti di sangue erano sconosciuti». Il merito di questa Italia pacificata, senza pensieri e senza problemi veniva attribuito a Mussolini e alla sua politica. Tutto vero? Non proprio. I ”suggerimenti” che venivano trasmessi ai mezzi di comunicazione, le cosiddette ”disposizioni di stampa” o veline, davano precise indicazioni su quali notizie e quali foto pubblicare per creare l’immagine di un Paese in cui l’ordine regnava sovrano, con un popolo giovane, entusiasta e virile. nessuno parli dell’ufo D’ordine personale del Duce disponesi assoluto silenzio su presunto atterraggio su suolo nazionale at opera aeromobile sconosciuto. Stop. Confermasi versione pubblicanda diffusa dispaccio Stefani odierno. Stop. Idem versione anche at personale e giornalisti. Stop. Previste max pene per trasgressori fino at deferimento tribunale sicurezza dello Stato. Stop. Per immediata conferma ricevimento? Stop. Direzione affari speciali. Milano, 13 giugno 1933