L’Indipendente, 16/01/2005, 16 gennaio 2005
Nei giorni successivi alla morte di Lenin e fino a poche ore prima i solenni funerali del 27 gennaio 1924, a 30 gradi sotto zero, davanti al Cremlino, i soldati dell’Armata Rossa misero mano alla sua prima tomba
Nei giorni successivi alla morte di Lenin e fino a poche ore prima i solenni funerali del 27 gennaio 1924, a 30 gradi sotto zero, davanti al Cremlino, i soldati dell’Armata Rossa misero mano alla sua prima tomba. Aprirono una voragine con l’esplosivo e ci costruirono il Mausoleo: un capanno di legno grigio sormontato dal nome del rivoluzionario. Al centro, una cavità profonda tre metri avrebbe custodito il corpo disteso nel feretro. Al rudimentale edificio, nel luglio del 1924, se ne sostituì un altro dello stesso materiale. Di forma piramidale, era composto da sei gradoni: il primo, il più esteso, costituiva la base dell’edificio. Sul penultimo giganteggiava la scritta Lenin. Il vertice della piramide era costituito da un portico di 15 colonne dal quale le autorità del partito salutavano la folla. Nel 1929, poi, la versione definitiva in granito rosso e nero.