Giorgio Del Re, ཿCorriere della Sera magazine 20/1/2005. pag. 20, 20 gennaio 2005
All’ultima cena dei deputati di Forza Italia in via della Pace a Roma, il leader dei giovani del partito, Simone Baldelli, è stato chiamato in causa da Silvio Berlusconi per recitare alcuni versi
All’ultima cena dei deputati di Forza Italia in via della Pace a Roma, il leader dei giovani del partito, Simone Baldelli, è stato chiamato in causa da Silvio Berlusconi per recitare alcuni versi. Tra questi, una poesia in vernacolo romanesco su Ulivo e tasse: «Er giorno che abbassarono i balzelli/ qualcuno pensò bene d’annà in piazza/ senza penzà che con più sordi in tasca/ la gente normalmente nun s’incazza». E anche una su Rutelli: «Er sindaco de Roma nun penzollo/ e andiede a candidasse alle elezioni/ partito pe’ sconfigge Berlusconi/ s’aritrovasse co’ na pietra al collo». Infine, una canzoncina sulla Mussolini intonata sulle note di ”Bocca di Rosa” di De Andrè: «La chiamavano Mussolini/ metteva suo nonno, metteva suo nonnno/ la chiamavano Mussolini metteva suo nonno prima di Fini/ ma il Cavaliere che non disprezza/ sani principi e buone intenzioni/ anche l’erede di Mussolini/ la vuole accanto per le elezioni».