Lettere estratte dal Carteggio D’Annunzio-Mussolini a cura di Renzo De Felice e Emilio Mariano, Mondadori, Milano 1971, 26 gennaio 2005
Patto marino. Mio caro Compagno, [...]. La tua lettera mi ha semplicemente sbalordito. Mi domando attraverso quali elementi o dubbi o equivoci, si sia formato il turbamento che traspare dalla tua lettera
Patto marino. Mio caro Compagno, [...]. La tua lettera mi ha semplicemente sbalordito. Mi domando attraverso quali elementi o dubbi o equivoci, si sia formato il turbamento che traspare dalla tua lettera. Ti dichiaro schiettissimamente che io non ho la minima diffidenza verso di te; che se indizi di particolari precauzioni esistono, essi non partono da me; che la mia amicizia è leale e fraterna; che la mia fiducia in te è immacolata. Appunto da quattro anni, ho apprezzato al suo giusto grande valore la tua silenziosa ma non meno efficace collaborazione. [...]. So benissimo che tu non hai bisogno di «potere» - specie volgare o politico. Il tuo potere è nel tuo genio e nella tua opera e questo potere non soffre le ingiurie del tempo e quelle non meno odiose della volubilità umana. Non esistono ordini precisi per le smemoratezze di cui giustamente ti rammarichi. la vita che cambia volto e ritmo. [...]. Mussolini Roma, 29 agosto 1926