L’Indipendente, 09/01/2005, 9 gennaio 2005
Quando la sigaretta si diffuse come alternativa alla pipa e al sigaro venne a lungo considerata la cenerentola dei fumatori, buona per i giovani e le donne, effeminata e socialmente inferiore
Quando la sigaretta si diffuse come alternativa alla pipa e al sigaro venne a lungo considerata la cenerentola dei fumatori, buona per i giovani e le donne, effeminata e socialmente inferiore. Giunse in Spagna negli anni Trenta dell’Ottocento col nome di cigarrito, portata dai brasiliani, ma si diffuse in tutto il mondo solo negli anni Venti del Novecento, distribuita alle truppe in guerra per tenerne alto il morale. In America si diffusero in ritardo, fumate da un’élite che imitava la moda del Vecchio Mondo. Inizialmente importate da Cuba, ancora alla fine dell’Ottocento venivano fabbricate come prodotto sussidiario al tabacco da masticare o da pipa. Nel 1878 all’Esposizione Universale venne presentata la prima macchina industriale, una Susini-Durand, che produceva tremilaseicento sigarette all’ora. Ma le sigarette confezionate rimasero a lungo un fenomeno urbano: in campagna continuavano a arrotolarsele da soli.