La Stampa 26/1/2005, pag. 16., 26 gennaio 2005
Se il Lotto fosse un gioco matematicamente equo, lo Stato dovrebbe retribuire la vincita sull’estratto in misura uguale all’inverso della probabilità
Se il Lotto fosse un gioco matematicamente equo, lo Stato dovrebbe retribuire la vincita sull’estratto in misura uguale all’inverso della probabilità. Quindi dovrebbe pagare 18 volte la posta (salvo un piccolo contributo per le spese di gestione). In realtà paga 11,23 volte più le tasse, che portano la vincita a sole 10,89 volte. Quindi già con l’estratto il rapporto giocata/vincita è iniquo. Molto peggio accade dall’ambo in poi.