24 gennaio 2005
Tags : Michael. Ignatieff
Ignatieff Michael
• Nato a Toronto (Canada) il 12 maggio 1947. Politologo. «[...] figlio di una canadese e di un immigrato russo. Si è occupato a lungo di conflitti etnici, viaggiando in Serbia, Croazia, Bosnia, Ruanda e Afghanistan. Nel 1998, dopo dieci anni di ricerche, ha pubblicato un’acclamata biografia del filosofo Isaiah Berlin. direttore del ”Carr Center for Human Rights Policy” all’università di Harvard. La sua formazione ”progressista” non gli ha impedito di schierarsi a favore della guerra in Afghanistan e in Iraq, arrivando a essere definito ”imperialista liberal”. Lui stesso parla di paradosso: ”L’imperialismo è diventato la precondizione della democrazia”. [...]» (’Corriere della Sera” 24/1/2005). «[...] titolare della Cattedra Carr alla prestigiosa Harvard University a Boston, nonché editorialista principe del New York Times Magazine [...] Nel ’93, un libro sui nazionalismi gli inimicò la comunità ucraina del Paese: lo storico dovette ricordare che la sua famiglia aveva cercato rifugio a Kiev dalla Russia alla rivoluzione bolscevica, e che lui personalmente avvertiva ”una profonda affinità con le sofferenze del popolo ucraino”. Nel 2004, un altro saggio, Il male minore: l’etica politica nella età del terrorismo gli attirò l’accusa del tutto infondata di condonare le torture dei detenuti. Ignatieff reagì con indignazione: ”Avevo solamente suggerito che il Congresso americano stabilisse dei limiti ai metodi coercitivi degli interrogatori”. Infortuni comuni a vari altri ”neoliberal” sostenitori della diplomazia muscolare. [...]» (E. C., ”Corriere della Sera” 2/12/2005).