21 gennaio 2005
GALS Diamanda.
GALS Diamanda. Nata a San Diego (Stati Uniti) il 29 agosto 1955. Cantante. «Negli anni ’70 Diamanda Galàs avrebbe potuto essere definita ”cantante di protesta”. Tutta la sua carriera, tutte le sue canzoni sono intrise da un senso esplicito di sfida alle ingiustizie, di denuncia. Solo che Diamanda, greca d’America che non ama il suo paese dove è praticamente ignorata come artista, è assai di più che una semplice cantante di protesta. A raccontarlo è la sua voce straordinaria, capace di un’estensione senza pari che la rende una presenza fenomenale e unica nel mondo della musica, anche (e questo è un altro elemento straordinario) se ancora nascosto. [...] una che non usa giri di parole per dire quello che pensa, non può avere buoni rapporti con il music business. Ce l’ha con la sua casa discografica ”che ha tempo solo per Moby e schifezze del genere”. Ce l’ha con gli impresari americani che la ignorano del tutto. ”In America c’è spazio solo per i bianchi o per i neri. E io non sono nè bianca, nè nera, perché sono greca ed è terribile. Gli americani non hanno idea di come sia fatto un greco, sanno cos’è un cinese o un portoricano, e naturalmente credono che gli italiani siano tutti come quelli del serial Sopranos”. Ce l’ha con i colleghi rockstar: ”Mi fanno vomitare specie quelli che si impegnano nel sociale, che vanno alle conferenze, ai meeting, parlano di politica e si fanno belli. Che ipocriti”. E lei racconta di essersela cavata proprio evitando quel mondo: ”Mi sono mantenuta coi concerti. Per fortuna ho una buona riserva di fedelissimi, tanti proprio in Italia. Mi chiamano spesso da voi, potrei quasi chiedere la nazionalità. I soldi degli italiani, quindi, mi hanno aiutato a pagare l’affitto. Per questo amo l’Italia, la gente, il cibo, l’atmosfera, il pubblico, gli hotel”» (Marco Molendini, ”Il Messaggero” 20/1/2005).