Antonio Dipollina, ཿla Repubblica 20/1/2005;, 20 gennaio 2005
«Da Italia ’90 è iniziato a cambiare tutto, le inquadrature diverse, i replay insistiti. Alla fine ci è toccato guardare molto più il monitor che il campo
«Da Italia ’90 è iniziato a cambiare tutto, le inquadrature diverse, i replay insistiti. Alla fine ci è toccato guardare molto più il monitor che il campo. Peccato. Oggi lo spettatore ha la sensazione che gli mostrino tutto, le facce, i primi piani, la luna, la bella ragazza in tribuna: cose che appagano la tendenza a essere un po’ guardoni, ma il senso della partita si perde» (il calcio in tv secondo Bruno Pizzul).