Varie, 19 gennaio 2005
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Lozano Raul
• La Plata (Argentina) 3 maggio 1956. Allenatore di pallavolo. Ha cominciato al Gimnasia & Esgrima, quindi è passato all’Obras e al Ferrocarril, con uno scudetto e una coppa campioni sudamericana. Nell’88, a Pordenone (A-2). Il salto lo fa a Spoleto: con Ganev mette paura a Treviso. Poi Milano dove vince un Mondiale per club e una coppa Coppe. Per lui anche una Cev a Palermo, prima di Treviso dove ha conquistato lo scudetto 2001. Due volte (dal ’94 al ’96 e dal ’98 al 2000) ha guidato la Spagna. Dopo un’esperienza in Grecia, all’Iraklis Salonicco, ancora l’Italia, A Macerata. Dal 2005 ct della Polonia. «Era il 1974, il 18enne Raul Lozano giocava nelle giovanili dell’Estudiantes di La Plata, Argentina. Era l’anno dei Mondiali di Città del Messico: per un sudamericano un’occasione irripetibile di vedere dal vero la grande Urss di Platonov. Jorge Taboada, che di Lozano era l’allenatore, partì con la sua cinepresa Super 8. E quando tornò, invece dell’Urss ai suoi allievi fece vedere una squadra ancora più forte: la Polonia dei Wojtowicz, Skiba, Skorek. Che vinse quel Mondiale e due anni dopo i Giochi di Montreal. ”Da quei filmini cercavamo di imparare la tecnica di muro o come tuffarci” racconta Lozano. E da quelle immagini sbiadite bisogna partire per farsi l’idea di cosa significhi per lui [...] trent’anni dopo, essere diventato il c. t. della Polonia. [...]» (Mario Salvini, ”La Gazzetta dello Sport” 19/1/2005).