Marzio G. Mian, "io donna" 15/1/2005 pagina 40, 15 gennaio 2005
La squadra di calcio dell’Udinese è la più antica della serie A - fu fondata nel 1896, un anno prima della Juventus - ed è una delle poche compagini ad avere i conti in attivo
La squadra di calcio dell’Udinese è la più antica della serie A - fu fondata nel 1896, un anno prima della Juventus - ed è una delle poche compagini ad avere i conti in attivo. Tra i segreti del team c’è la capacità di acquistare talenti stranieri ancora giovanissimi, lanciarli e poi rivenderli guadagnandoci. In una stanza della sede dell’Udinese Calcio ci sono dodici schermi con altrettanti decoder, smart card e videoregistratori (più un paio di macchine per il montaggio), un armadio largo quanto una parete con 1.200 videocassette catalogate e divise per campionati (da quelli africani, americani o del Caucaso alla serie D siciliana): l’attrezzatura serve a schedare migliaia di giovani talenti. La prima scrematura è affidata a due ex bianconeri, Andrea Carnevale e il brasiliano Geronimo Barbadillo, poi Gino Pozzo, figlio del proprietario, decide se andare avanti assieme al capotecnico Manuel Gerolin, che ha una rete di venti consulenti in tutto il mondo e passa la maggior parte dell’anno all’estero. Esempi di questo metodo: il brasiliano Amoroso preso dal Flamengo per 7 miliardi di lire e rivenduto al Parma per 72; oppure il caso del danese Helveg, costato 200 milioni e ceduto per 10 miliardi