Lettere estratte da R. Monteleone, "Lettere al Re", Editori Riuniti, Roma 1973, 18 gennaio 2005
Ricchi imboscati. Caro Vittorio Emanuele III con un mio scritto per dirti che sei un gran vigliacco a perseguitare con questa maledetta guerra
Ricchi imboscati. Caro Vittorio Emanuele III con un mio scritto per dirti che sei un gran vigliacco a perseguitare con questa maledetta guerra. Faresti bene a chiamare anche tutti gl’inboscati e non mandarci solo che noi altri poveri disgraziati poveri mentre i ricchi signori stanno a divertirsi e a imprestarti dei denari per far durare ancora la guerra. Tuo povero padre, non ne à mai fatto di queste brutte cose a gettare tanta gioventù sui diciannove anni così al macello come fai tu. Guarda che io sono vecchio, ma per fartela pagare, sarà ancora buono. Faceva bene il povero disgraziato Antonio D’Alba a ucciderti il giorno 14 marzo del 1912 e non a ferire il Coraziere. Ci sono ancora stati i buoni Tedeschi qui in Italia, e tanta vigliaccheria come a oggi non c’è mai stata, ad inboscare tanta gente. La guerra à avuto il principio ed avrà anche la fine ma se verrà questo benedetto giorno, ve la faremo pagare noialtri a ricchi inboscati e ai ricchi signori e molto più a te caro vigliacco di un Impostore. Cadorna rinuncerà al suo posto, ne andrà un altro, la guerra terminerà, ma non terminerà tutto, perché verrà una guerra civile, e ti toccerà anche a te e a tutti i tuoi ricchi colleghi a lasciare la vita (...). Valle di Scalve (Bg), 1 luglio 1917