L’Indipendente, 19/09/2004, 19 settembre 2004
Le prime cronache storiche del Giappone intrecciano la mitologia col desiderio della famiglia reale di divinizzare le proprie origini
Le prime cronache storiche del Giappone intrecciano la mitologia col desiderio della famiglia reale di divinizzare le proprie origini. Nel Kojiki (Cronaca dei fatti antichi, 720 d.C.) il dio Izanagi e la dea Izanami, fratello e sorella, ma anche marito e moglie, si uniscono creando una miriade di divinità fra cui la dea del sole Amaterasu e il dio del mare Susanô. Lei, che regna nei prati celesti, dà vita alle risaie, agli argini, ai canali. Lui, che comanda sulle superfici marine, le usa per devastare le risaie e opporsi alla sorella. Susanô viene cacciato dal cielo e si insedia a Izumo, sul mar del Giappone. Ma Amaterasu, che vuole assicurare all’Arcipelago la propria discendenza, manda sulla terra il nipote Ninigi, dotato di tre oggetti divini: lo specchio, la spada e la collana di gioielli ricurvi. Egli si stabilisce in un’isola del sud (Kyûshû) e da qui un suo nipote, il futuro Jinmu, si sposta verso nord per conquistare tutto il Paese. Vincitore nell’impresa, lui che appartiene alla quinta generazione di discendenti della dea del sole Amaterasu, l’11 febbraio del 660 d.C., si proclama Tennô, imperatore del sole.