Vivì, Grazia, n. 180 del 9 Aprile 1942, 17 gennaio 2005
Una scelta ponderata. Un marito è quella tale persona che bisogna scegliere con molta ponderazione dato che, una volta scelto non lo si può più cambiare: bello o brutto ve lo dovrete sorbire qual è tutta la vita
Una scelta ponderata. Un marito è quella tale persona che bisogna scegliere con molta ponderazione dato che, una volta scelto non lo si può più cambiare: bello o brutto ve lo dovrete sorbire qual è tutta la vita. Se siete giovani sceglietevi un giovane marito: diventerete saggi insieme. Comunanza di errori, tirocinio fatto a due, aiuta ad amarsi di più e a compatirsi molto. Non abbiate la mania del superuomo. Non sceglietevi mai un marito bruno, se avete un debole per i biondi. Né un marito biondo, se vi piacciono i bruni. Non dimenticate di portare nel matrimonio una buona dose d’amore. ”L’amore verrà poi! Vedrai!”, ecco una base molto instabile per una felicità coniugale. Tenete vostro marito, finché è possibile, in dolce schiavitù, ma al suo primo sbadiglio dategli subito la libera uscita. Non abbiate la pretesa che sia vostro marito quello che segue voi nei capricci e nei desideri varii. La moglie deve seguire il marito, in tutto! E cercate anche di capire vostro marito. Ricordate che tutto il giorno è lui che lavora per voi. Per questo bisogna saper rinunciare sorridendo al desiderio covato durante tutta una giornata, al programma divertente, al pranzo sospirato se la sera lo vedete stanco. Se invece fosse lui ad avere voglia d’uscire proprio la sera che voi siete tanto stanca, ditevi, che, la stanchezza è questione d’opinione, mettete un po’ di rosso sulle guancie e andate con lui a spasso a convincervi che vi divertite molto. Non dite troppo: ho male qui! Lì mi fa male! Un uomo sposa una donna, non un ospedale... I panni sporchi della vostra vita amorosa lavateli sempre in casa. Non sfogatevi mai con vostra madre sulle sevizie che vi fa lui. Vestitevi come vuole lui. Siate molto eleganti: più in casa che fuori, siate curate. Perdonate al marito facilmente tutti i torti più o meno gravi. Non fategli una scena di gelosia al giorno e soprattutto, se la volete proprio far, la scena, che non sia a tavola. Non abbiate occhi da lince o da detective, anzi, chiudere gli occhi talvolta quando ce n’è bisogno è da saggi. Politica da struzzo?! Può anche darsi! Ma occhio non vede! Cuore non fa male!