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 2005  gennaio 17 Lunedì calendario

Dato il titolo credo inutile aggiungere che questo mio scritto, che consterà di due capitoli almeno, è rivolto alle signorine non sposate e che intendono assolutamente diventare signore

Dato il titolo credo inutile aggiungere che questo mio scritto, che consterà di due capitoli almeno, è rivolto alle signorine non sposate e che intendono assolutamente diventare signore. Quanto alle lettrici già coniugate esse non possono ormai che rimproverare o benedire il Destino: i miei consigli sarebbero un po’ tardivi. Anticamente la ragazza, in questo delicato campo, godeva di due inestimabili vantaggi: il primo di non essere costretta a spremersi il cervello per cercarsi un consorte tra le conoscenze di casa; il secondo che, se il marito si dimostrava, in seguito, inadeguato o pessimo, essa aveva almeno la possibilità di attribuirne la colpa ai propri genitori. Purtroppo quei giorni beati sono trascorsi e se oggi una fanciulla vuol trovare marito, se lo deve cercare lei. Ai parenti non rimane che approvarlo (caso rarissimo) o disapprovarlo (caso normale, perché i parenti, lo si sa, sono al mondo unicamente per disapprovare quello che fanno i figli). Ora è appunto nel periodo dell’affannosa ricerca dell’anima gemella, che la ragazza può commettere degli irreparabili errori. E, ancor più che nella ricerca, in quel breve periodo in cui sbocciano timidamente le reciproche simpatie. Trascuro il caso comunemente chiamato del ”colpo di fulmine” che, per spiegarmi, sarebbe quello in cui due esseri di sesso diverso, al solo vedersi, cadono tramortiti uno nelle braccia dell’altro, gridandosi reciprocamente: «Ti adoro e ti voglio». In questi rari casi mi risulta che i parenti chiamano telefonicamente una lettiga della Croce Verde. Ma ritorniamo ai casi normali. Prima indagine importantissima. Il presunto futuro marito, è di carattere e temperamento a fondo serio o allegro? So già quello che mi risponderete: «Non deve essere, né troppo serio, perché allora sarebbe la barba, né troppo allegro perché l’uomo allegro essendo, per tradizione, aiutato costantemente dal Cielo, può farne di tutti i colori e farci quindi soffrire». D’altra parte sarebbe, ne converrete, troppo bello trovare un marito che sia allegro solo quando lo desideri e lo ammetta la moglie, e serio quando essa lo esige. Quindi, torno a dirlo: bisogna decidersi prima. L’uomo serio lo è in ogni circostanza della vita. Con lui, in fatto di gelosia, la moglie può dormire tra due guanciali. Però, (facciamo come Appelius): 1° Pretende, ed a ragione, che anche la consorte sia austerissima. 2° ostile ai rossi delle labbra, alle permanenti, ai cinema, ai costumi da bagno, alle gite in campagna, ai cugini che danno del tu. 3° Anche nelle affettuosità è posato e regolare come se fosse sempre in ufficio. Bacia come se ”evadesse una pratica.” 4° Ignora l’impulso e la espansività: detesta l’imprevisto. L’allegro è l’opposto. Con lui non ci si annoia mai. Ammette quasi tutto; accetta iniziative anche pericolose; non fa i conti in tasca alla moglie. Adora anche lui le distrazioni e i divertimenti. Chiude un occhio sul tu e ne accetta l’interpretazione sportiva. Però, per le mogli a temperamento geloso, è un’ira di Dio. La moglie non solo non può dormire tra i famosi quattro guanciali, ma deve addirittura abituarsi a dormire senza. Non farà nulla di male (lui almeno lo giura anche sul nonno morto) ma è angoscioso! La ragazza maritando deve quindi fare un esame di coscienza. Quale dei due è per lei il più sopportabile? (...).