"Libero" 16/1/2005, pagina 23., 16 gennaio 2005
Si è scoperto che il batterio Dehalococcoides ethenogenes è in grado depurare le acque inquinate. In particolare, producendo alcuni enzimi il microrganismo riesce a neutralizzare il percloroetilene e altri composti nocivi come i clorobenzeni, i cloronaftaleni, i bifenili policlorurati e dibenzodiossine
Si è scoperto che il batterio Dehalococcoides ethenogenes è in grado depurare le acque inquinate. In particolare, producendo alcuni enzimi il microrganismo riesce a neutralizzare il percloroetilene e altri composti nocivi come i clorobenzeni, i cloronaftaleni, i bifenili policlorurati e dibenzodiossine. Visto che gli scienziati sono riusciti a sequenziare il genoma del Dehalococcoides ethenogenes, si sta pensando di usarlo per il risanamento degli ambienti compromessi dall’inquinamento.