Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2005  gennaio 16 Domenica calendario

Come Aldo Grasso ha visto ”Starflash”, il programma in onda venerdì sera su Raidue: «Ridateci le Lecciso, se il prezzo della loro assenza è Albano, con i suoi medley, la sua (ma non nostra) ”Felicità”, il suo trash sonoro

Come Aldo Grasso ha visto ”Starflash”, il programma in onda venerdì sera su Raidue: «Ridateci le Lecciso, se il prezzo della loro assenza è Albano, con i suoi medley, la sua (ma non nostra) ”Felicità”, il suo trash sonoro. Albano era l’ospite d’onore - già questo la dice lunga - del più brutto varità del 2005 (ma siamo a gennaio, il primato è ancora scalfibile). Si tratta di «uno sgangherato show condotto da Jerry Calà (oddio, c’era ancora in circolazione Jerry Calà e qualcuno ha pensato bene di riproporlo) e da Elonoire Casalegno, impeganata in un’imbarazzante imitazione di Simona Ventura. Reclutati quattro reduci dell’’Isola dei famosi”, a formare altrettante squadre capitante appunto da Alessia Merz, Carmen Russo, Walter Nudo e Amanda Lear, ”Starflash” sembra uno di quei vecchi varietà delle tv locali (ma il ”Pomofiore” era più dignitoso) in cui i concorrenti si sfidano a colpi di quiz musicali e domande gossipare, tipo ”Gira la maglia”, ”La graticola”, ”Chi fermerà la musica”, ”Chi sbagli paga”, ”Cerca il falso” e cose simili. Da vergognarsi. L’idea è di Massimo Pasquali che l’ha realizzata con l’apporto intellettuale di Mariano D’Angelo, Francesca Martini, Stefano Sarcinelli e dell’immancabile Paolo Taggi (Taggi, Taggi a quando il prossimo libro su come si fanno i programmi televisivi?). Sarebbe infatti bello sapere di chi è l’idea di piazzare Jerry Calà su un braccio meccanico per far venire il mal di testa a concorrenti e spettatori. A un certo punto, a elevare il livello qualitativo degli ospiti, sono apparsi persino i Cugini di campagna per proporre un karaoke stile ”Furore”. Una sola perla. Calà fa una battutaccia su Amanda Lear: ”La prossima volta vorrebbe nascere maschio”. E lei, gelida, signorile: ”E tu vorresti nascere intelligente”. Grazie, Amanda!».