Versione tratta da "Encicliche proibite", Marini editore, Romaa 1972, 14 gennaio 2005
7-8. Negazione della divinità di Cristo Ed inoltre ben sapete, Venerabili Fratelli, come in questi tempi gli odiatori d’ogni verità e giustizia, ed i nemici acerrimi della Nostra Religione, ingannando i popoli con libri, libelli e giornali pestilenziali, e maliziosamente mentendo, spingono altre empie dottrine d’ogni genere
7-8. Negazione della divinità di Cristo Ed inoltre ben sapete, Venerabili Fratelli, come in questi tempi gli odiatori d’ogni verità e giustizia, ed i nemici acerrimi della Nostra Religione, ingannando i popoli con libri, libelli e giornali pestilenziali, e maliziosamente mentendo, spingono altre empie dottrine d’ogni genere. Né ignorate come in questa nostra età, trovansi alcuni, che invasi e mossi dallo spirito di Satana, giunsero a tal segno d’empietà, che non temono di negare con procace scelleratezza il Dominatore Signor Nostro Gesù Cristo e la sua divinità. (...) Non cessate mai dall’inculcare agli stessi fedeli, che ogni vera felicità ridonda negli uomini dall’augusta nostra religione, dalla sua dottrina, dal suo esercizio, ed essere beato il popolo il cui Signore è Dio (...). Insegnate che i regni sussistono pel fondamento della fede (...) che la potestà reale non è solamente conferita pel governo del mondo, ma specialmente a presidio della Chiesa (...).